accoglienza turistica

Accoglienza turistica: verso un nuovo modello digitale?

Saranno forse le IA, intelligenze artificiali, di cui tutti parlano ultimamente a far chiudere le porte al pubblico degli uffici turistici? Oppure saranno le chatbot a sostituire il personale allo sportello?

Potremmo iniziare con definire cosa si intende per “gestione dei sistemi di accoglienza turistica” rischiando di rimanere incasellati in definizioni da manuale che difficilmente si adattano alle realtà presenti nel nostro territorio. In DEDE crediamo a un approccio concreto, che parta dall’analisi del territorio e della sua identità per porre la base di sviluppo del sistema di informazione e accoglienza turistica: in questo modo si può creare un’esperienza di visita autentica, trasformando i turisti in cittadini temporanei che vivono la destinazione in modo attento, curioso e sostenibile.

In un territorio come quello italiano, caratterizzato da un’altissima presenza di enti e operatori diversi all’interno della stessa destinazione, la parcellizzazione dell’informazione turistica fa sì che gli sforzi dei singoli portino a risultati limitati, scarsamente efficaci. In questo scenario il turista sarà bombardato da informazioni differenti, spesso contrastanti e difficilmente precisi e attendibili, condizioni che non possono far altro che peggiorare la sua esperienza di visita.

Al contrario, la messa in rete dei sistemi di accoglienza turistica consente alle Amministrazioni un uso efficiente delle risorse: attraverso attività di progettazione e consulenza per la messa a sistema di reti fisiche e immateriali di informazione turistica, il coordinamento centrale degli uffici IAT presenti sul territorio, lo sviluppo costante di attività di back-office e il dialogo diretto con gli attori locali, noi di DEDE organizziamo l’offerta turistica in modo che ciascuna tipologia di turista trovi facilmente e senza sforzo ciò di cui ha bisogno ancor prima di partire.

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La gestione dei sistemi di accoglienza turistica

Con questo articolo vogliamo porre l’attenzione sull’importanza delle attività di back-office rispetto al front-office non solo in alta stagione, ma anche e soprattutto nei periodi di minori afflussi, ideali e indispensabili per progettare e organizzare l’informazione turistica per la stagione che verrà.

Il database di destinazione

La raccolta e l’organizzazione delle informazioni è il cuore del sistema di informazione e accoglienza turistica del territorio e, allo stesso tempo, è anche il punto con le maggiori criticità di gestione, sia interna alla destinazione, sia esterna nella relazione con altri uffici ed Enti turistici dell’area.

Nella società dell’informazione social e della moltiplicazione esponenziale delle fonti, dalla guida di viaggio al blogger, dai gruppi tematici alle local guide di Google, l’ufficio turistico rappresenta la certezza dell’informazione istituzionale, verificata, equidistante, aggiornata e corretta. Che venga gestita di persona, tramite l’ingresso del pubblico nell’ufficio IAT, oppure indirettamente, tramite contatto mail, social, sito web o attraverso una chiamata telefonica, la funzione informativa dell’ufficio dev’essere dotato di un database completo, aggiornato e in continua evoluzione.

La semplificazione dei meccanismi di recupero delle informazioni richieste e la riduzione delle tempistiche di risposta sono essenziali e devono essere adeguate alle caratteristiche del sistema turistico locale di riferimento: bacino turistico, livelli geografici, conformazione del territorio, compresenza di enti differenti, legislazione specifica, etc.

L’analisi del contesto

La gestione del database di destinazione non può limitarsi a una mera operazione di data entry di informazioni ricevute da terze parti: partendo da una prima analisi del bacino di utenza, del contesto economico e commerciale di riferimento e del sistema informativo presente, si deve impostare un sistema proattivo, analitico e dinamico di reperimento delle informazioni, portato avanti in autonomia dagli operatori dell’ufficio.

I canali di comunicazione

A seconda dei dati raccolti nella fase precedente, si andranno a definire i diversi canali comunicativi da utilizzare sia per la richiesta delle informazioni, sia per la diffusione delle stesse. Prendiamo ad esempio la necessità di aggiornare il database relativo alle strutture di pernottamento: in un contesto con alta presenza di albergatori, l’attivazione di una newsletter dedicata potrebbe essere la scelta vincente. Al contrario, in un territorio caratterizzato dalla presenza di attività paralberghiere condotte per lo più come attività secondaria dai proprietari, la richiesta diretta tramite strumenti quali WhatsApp si rivela più efficace.

La struttura del database

Si prosegue quindi con la definizione vera e propria della struttura “tabellare” del database, andando a definire: a quali soggetti richiedere le informazioni, tempistiche di contatto, modalità di contatto e tipologia di informazioni richieste. Partendo quindi da quanto già in possesso nell’ufficio IAT, il personale incaricato si occuperà di validare i dati presenti, oltre ad aggiungere, modificare e aggiornare le informazioni raccolte.

Verifica dei risultati

L’analisi periodica dei risultati è il momento conclusivo del processo, indispensabile per verificare l’efficacia del sistema utilizzato e ridefinire la gestione del database per la stagione successiva. In questo modo si pongono le basi per costruire una struttura solida, capace di sostenere le attività di ricerca informazioni sul lungo periodo, anche al mutare del contesto turistico di riferimento.

Sviluppo di funzionalità addizionali

Una volta impostato il database, gli operatori IAT avranno a loro disposizione tutto il necessario per rispondere con precisione ai turisti, ad esempio predisponendo schede di approfondimento organizzate per tematiche e target di riferimento oppure realizzando nuovo materiale turistico relativo a risorse scarsamente rappresentante nel database. A un livello superiore, le informazioni raccolte diventano la base per l’indirizzo di azioni di promozione del territorio, progettazione turistica e marketing della destinazione.

Il nuovo modello di ufficio turistico

La gestione del database di destinazione è un’operazione cruciale per il sistema di informazione e accoglienza turistica del territorio. In particolare, la messe in rete delle informazioni raccolte, a disposizione del grande pubblico di internet, è oggi indispensabile: la maggior parte dei turisti tende a organizzare il proprio soggiorno prima di giungere nella località, recandosi allo IAT solo quando non riesce a trovare risposta alle proprie esigenze. Per questo motivo riteniamo che le attività di back-office siano sempre più importanti rispetto al front-office, in quanto consentono di raggiungere a una platea decisamente più grande, migliorano la qualità del servizio di informazione e accoglienza turistica della destinazione e, di conseguenza, dell’esperienza turistica.

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IAT Operation Manager, il responsabile dell’ufficio turistico

Il turismo è un settore in continua evoluzione, fortemente influenzato da fattori esterni. Al suo interno coesistono diverse realtà, pubbliche e private, e una moltitudine di professionalità necessarie per garantire servizi di qualità ai visitatori. Tra queste, uno dei ruoli più importanti è ricoperto dallo IAT Operation Manager, ovvero il coordinatore e responsabile dell’ufficio di informazione e accoglienza turistica.

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Funzioni e responsabilità

Lo IAT Operation Manager ha il compito di gestire e coordinare tutte le attività dell’ufficio turistico, garantendo che le informazioni fornite ai visitatori siano accurate, aggiornate e facilmente accessibili. Inoltre, è il consulente interno dell’Amministrazione per la consulenza e la pianificazione della promozione della destinazione: conosce e vive il territorio, lavora a stretto contatto con i turisti e rappresenta un punto di contatto per gli operatori economici e professionisti del settore.

Scopriamo le funzioni e le responsabilità dello IAT Operation Manager.

Gestione del personale

Il responsabile IAT si occupa della selezione, formazione e supervisione del personale che lavora nell’ufficio: si assicura che gli orari di apertura siano rispettati, organizzando i turni nel modo più efficiente, verifica che i colleghi siano adeguatamente formati e capaci di fornire un servizio eccellente ai visitatori. Il suo ruolo è fondamentale per la creazione di un gruppo di lavoro affiatato: deve essere un buon comunicatore, capace di ascoltare le esigenze e le preoccupazioni dei membri del team e rispondere in modo tempestivo alle richieste, lavorando per sviluppare un senso di appartenenza all’interno del gruppo.

Pianificazione e organizzazione

Il coordinatore deve garantire che l’ufficio funzioni in modo efficiente e senza problemi, organizzando il lavoro quotidiano, pianificando le attività di lungo periodo e garantendo che tutte le risorse necessarie al corretto svolgimento delle attività siano a disposizione degli operatori. In caso di imprevisti, lo IAT Operation Manager interviene in modo puntuale e tempestivo per risolvere le criticità nell’immediato e, in un secondo momento, analizzare l’accaduto e valutare proposte affinché non si ripresenino problematiche simili.

Fornitura di informazioni

Il responsabile dello IAT deve assicurarsi che i visitatori ricevano informazioni accurate e aggiornate su attrazioni, eventi, alloggi, ristoranti e trasporti nella destinazione turistica. Allo stesso tempo, deve tenere i contatti con altri Enti e operatori sul territorio per garantire l’invio del materiale informativo, cartaceo o digitale che sia. Lo IAT Operation Manager è quindi anche il responsabile della corretta tenuta e aggiornamento del database dell’ufficio, il quale rappresenta il cuore del sistema di informazione e accoglienza turistica del territorio.

Promozione della destinazione

In accordo con l’Amministrazione ed eventuali ulteriori enti e soggetti preposti, il coordinatore dello IAT partecipa alle attività di promozione della destinazione turistica, ad esempio attraverso iniziative quali la creazione e la distribuzione di materiale promozionale, la partecipazione a fiere e workshop, e la collaborazione con altre organizzazioni e attività turistiche.

Gestione delle relazioni

Lo IAT Operation Manager è la persona di riferimento all’interno dell’ufficio turistico non solo per i collaboratori interni, ma anche e soprattutto per gli esterni: deve mantenere relazioni positive con enti pubblici, operatori turistici, albergatori, ristoratori e altre attività del settore. L’importanza della rete sul territorio, con le aree limitrofe e con enti a livelli geografici superiori (province e regioni) è indispensabile per sviluppare partnership e collaborazioni che migliorino l’esperienza dei visitatori.

Monitoraggio e valutazione

Infine, al responsabile dello IAT è richiesto di monitorare e valutare l’efficacia delle attività intraprese dall’ufficio turistico: l’analisi periodica dei dati raccolti è indispensabile per valutare il servizio fornito, identificare aree di miglioramento e sviluppare strategie per aumentare la soddisfazione dei soggetti coinvolti.

Competenze e qualifiche richieste

Vista la moltitudine di attività in capo allo IAT Operation Manager, un coordinatore di successo deve possedere una serie di competenze e qualifiche, quali:

  • una solida formazione nel settore turistico, preferibilmente con una laurea in turismo, marketing o un campo correlato
  • esperienza lavorativa nel settore, preferibilmente in un ruolo di gestione o coordinamento
  • ottime capacità comunicative, sia scritte che verbali, e la conoscenza di almeno una lingua straniera
  • capacità di lavorare in team e di leadership
  • forti capacità organizzative e di pianificazione
  • conoscenza delle tendenze del settore turistico e delle strategie di marketing
  • capacità di analisi di dati e statistiche per monitorare e valutare l’efficacia delle attività dell’ufficio

Riassumendo, lo IAT Operation Manager riveste un ruolo cruciale nel settore turistico, in quanto contribuisce significativamente al successo di una destinazione. Il coordinatore dell’ufficio di informazione e accoglienza turistica è responsabile di una vasta gamma di attività, che spaziano dalla gestione del personale alla promozione della destinazione, dalla pianificazione e organizzazione delle risorse all’analisi dei dati per migliorare costantemente l’esperienza dei visitatori. Per svolgere al meglio questo ruolo, è necessario possedere competenze e capacità trasversali, nonché una spiccata esperienza nel settore e territorio di riferimento. Grazie alla presenza di professionisti formati per svolgere questo ruolo, le destinazioni turistiche che si avvalgono di questa figura vantano servizi di maggiore qualità e contribuiscono maggiormente allo sviluppo sostenibile del settore.

Destination manager

Tra esperienze turistiche indimenticabili e destinazioni sostenibili: il complesso ruolo del Destination Manager

All’interno delle strategie di sviluppo delle destinazioni turistiche, il Destination Manager riveste un ruolo fondamentale. Questo professionista è responsabile della gestione integrale della destinazione, orientando i propri sforzi verso l’attrazione di visitatori, il miglioramento dell’esperienza turistica e la promozione dell’immagine della destinazione stessa. La sua missione principale è valorizzare le peculiarità culturali, ambientali ed enogastronomiche offrendo esperienze autentiche ai visitatori e creando attrattive uniche che soddisfino le specifiche esigenze sia di chi vive stabilmente il territorio sia di chi vi è solo di passaggio.

Parallelamente al Destination Manager, vi sono altre figure di rilevanza nella creazione di destinazioni turistiche di successo. Il Communication Manager e il Coordinatore IAT (Informazioni e Accoglienza Turistica) rivestono un ruolo chiave negli aspetti di comunicazione e accoglienza turistica, per garantire un’esperienza di viaggio informata e soddisfacente. La collaborazione sinergica tra queste figure è essenziale per ottenere risultati tangibili nella valorizzazione e promozione della destinazione turistica.

«Tra le numerose funzioni del Destination Manager – ha spiegato l’AD di Ideazione, Enrico Ferrero, durante la Destination Design Conference – c’è anche quella di agire come strumento. Ha il compito di facilitare processi partecipativi di cittadinanza attiva e di trovare una sintesi tra interessi divergenti che convergono verso un punto comune. Siamo facilitatori della comunità e il nostro lavoro è sempre più incentrato sulla gestione delle relazioni. Assomigliamo agli amministratori di condominio, poiché dobbiamo considerare tutte le prospettive, non solo quelle convenienti. La capacità di un bravo Destination Manager sta nel trovare punti di convergenza anche tra voci discordanti tra loro. »

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Coordinare i livelli decisionali e saper leggere gli interessi comuni

L’introduzione di questa figura rappresenta a tutti gli effetti un’innovazione di rilievo nel settore turistico, poiché risponde alle crescenti esigenze delle destinazioni di disporre di esperti specializzati nell’organizzazione e nel coordinamento delle politiche turistiche territoriali. E il Destionation Manager riveste un’importanza tanto maggiore soprattutto in Paesi come l’Italia, che vantano un vasto patrimonio culturale, artistico e naturale, ma che affrontano sfide derivanti da un sistema turistico frammentato e da una mancanza di coordinamento tra operatori pubblici e privati, nonché tra politiche di livello nazionale, regionale e locale.

Per chi si appresta a ricoprire questo ruolo, sono fondamentali capacità analitiche, competenze negli ambiti del marketing e della gestione delle risorse e abilità nella gestione delle partnership. Il professionista deve essere in grado di condurre un’analisi approfondita e valutare il sistema turistico esistente, definendo strategie mirate, gestendo in maniera efficiente le risorse finanziarie e creando offerte turistiche segmentate ed esperienziali. Cruciale, inoltre, un suo attivo impegno nel coinvolgere e collaborare con operatori del settore, enti pubblici e associazioni locali, al fine di armonizzare gli interessi comuni volti alla valorizzazione e alla promozione della destinazione. L’obiettivo finale è quello di coordinare in modo sinergico le attività di promozione e comunicazione turistica, capitalizzando appieno le competenze e le risorse delle diverse figure coinvolte nel processo.

Sviluppo turistico sì, ma sostenibile e nel rispetto della comunità locale

A distinguere il Destination Manager è la sua capacità di affrontare le sfide del settore turistico contemporaneo, agendo come catalizzatore per lo sviluppo armonioso e sostenibile delle destinazioni, nonché come figura chiave nell’implementazione di strategie innovative per migliorare l’esperienza turistica complessiva. Ad esempio, sono prioritarie nella strategia adottata dal Destination Manager la sostenibilità dei flussi turistici e il coinvolgimento della comunità locale. Il Destination Manager deve prendere in considerazione gli impatti a lungo termine del turismo, compresi quelli di natura ambientale, economica e socioculturale. Una sfida di fondamentale importanza consiste nel promuovere la sostenibilità mantenendo un equilibrio tra i flussi turistici e il benessere della comunità locale. È imperativo assicurare che lo sviluppo turistico generi vantaggi duraturi per la comunità locale, piuttosto che concentrarsi su profitti immediati a breve termine.

Ciò richiede un approccio attento e consapevole, coinvolgendo l’intera catena del turismo nella creazione di un’offerta sostenibile che risponda principalmente alle esigenze dei residenti e dell’ambiente circostante, che inevitabilmente include anche tutti gli stakeholder pubblici e privati inseriti nella filiera turistica.

Sebbene possa risultare complesso allineare gli interessi delle diverse parti coinvolte, è essenziale definire criteri di successo condivisi e sviluppare una visione congiunta per il progresso del turismo sostenibile. A tal fine, è necessario instaurare solide partnership che incoraggino tutte le parti interessate a cooperare per raggiungere un obiettivo comune e garantire che le decisioni siano prese in modo collaborativo e orientate al conseguimento di benefici a lungo termine per la destinazione e la comunità locale.

Il Destination Manager è quindi un professionista poliedrico che svolge un ruolo centrale nella gestione delle destinazioni turistiche. Con la sua conoscenza approfondita del territorio, la sua capacità di coordinare gli attori locali e il suo impegno nella progettazione di strategie di sviluppo sostenibile, crea esperienze positive per i viaggiatori e tutela il patrimonio territoriale naturale e culturale. In un mondo sempre più interconnesso, che valorizza e protegge le proprie risorse, il ruolo del Destination Manager diventa sempre più importante per garantire il successo e la prosperità dei territori con un potenziale turistico da esprimere.

Communication Manager

Il ruolo del Communication Manager

Il Communication Manager è una figura che ha preso maggiormente piede negli ultimi anni ma della quale non si è ancora compresa a pieno l’identità. Per spiegare in modo semplice il suo compito, immaginate per un secondo un direttore di orchestra, colui che è capace di dirigere centinaia di sinfonie per creare l’armonia perfetta.

Ecco, il Communication Manager è colui in grado di dirigere un’orchestra di parole, idee e concetti per creare la strategia di comunicazione ideale per un’azienda o una destinazione turistica.

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Chi è il communication manager

Il Communication Manager è il responsabile della gestione delle attività di comunicazione di un brand o un’azienda. Il suo ruolo principale è quello di sviluppare e implementare strategie di comunicazione efficaci al fine di promuovere l’immagine, il posizionamento, la reputazione e gli obiettivi del soggetto per cui lavora.

È una figura che si adatta alla continua evoluzione della comunicazione, abbracciando le continue sfide dei social media e delle nuove tecnologie, aprendosi a nuovi scenari e settori, diventando sempre più rilevante anche per le destinazioni turistiche.

L'importanza del ruolo del communication manager per le destinazioni turistiche

Il Communication Manager riveste un ruolo fondamentale per le destinazioni turistiche, in quanto oggi i turisti si affidano sempre di più alle piattaforme online per orientare le proprie scelte di viaggio. Di conseguenza, una comunicazione efficace sulla e per la destinazione, è essenziale per promuovere e valorizzare il patrimonio turistico di una regione/comune, attrarre visitatori e mantenere una reputazione positiva nel mercato turistico.

Ecco alcuni punti che evidenziano l’importanza del Communication Manager all’interno della destinazione:

Promozione della destinazione: il Communication Manager è responsabile di sviluppare strategie di comunicazione per promuovere la destinazione turistica in modo efficace. Attraverso campagne pubblicitarie, comunicati stampa, social media, siti web e materiali promozionali, il Communication Manager può presentare le attrazioni, gli eventi, la cultura e le opportunità offerte dalla destinazione turistica, creando un’immagine positiva e invitante per i potenziali visitatori.

Gestione delle relazioni pubbliche: il Communication Manager può stabilire rapporti efficaci con giornalisti, influencer e altre figure chiave nel settore del turismo. Questo permette di ottenere una maggiore copertura mediatica, articoli positivi e una migliore visibilità per la destinazione turistica.

Comunicazione con gli stakeholder: le destinazioni turistiche coinvolgono una vasta gamma di stakeholder, come hotel, ristoranti, stabilimenti balneari e autorità locali. Il Communication Manager svolge un ruolo cruciale nel coordinare la comunicazione con questi attori, mantenendo una collaborazione efficace e garantendo che tutti siano allineati nella promozione e nell’offerta di esperienze di viaggio coerenti e di alta qualità.

Gestione della reputazione: la reputazione di una destinazione turistica può avere un impatto significativo sul flusso di visitatori. Il Communication Manager si occupa di monitorare e gestire l’immagine pubblica della destinazione, affrontando eventuali critiche o problemi che possono sorgere. In caso di crisi o situazioni di emergenza, chi gestisce la comunicazione può minimizzare l’impatto negativo sulla reputazione della destinazione e ripristinare la fiducia dei visitatori.

Comunicazione interna: la comunicazione efficace non riguarda solo l’esterno, ma anche l’interno dell’organizzazione turistica. Il Communication Manager può facilitare la comunicazione tra i vari attori interni, come l’ufficio turistico locale, le organizzazioni di gestione degli eventi, le agenzie di sviluppo turistico e altre entità coinvolte nella promozione e nella gestione della destinazione. Ciò contribuisce a migliorare la collaborazione, l’efficienza e l’allineamento delle attività di promozione turistica.

In conclusione, il Communication Manager per le destinazioni turistiche svolge un ruolo cruciale nel creare consapevolezza, attrarre visitatori, gestire la reputazione e garantire una comunicazione efficace tra tutti gli attori coinvolti. Questi aspetti sono gestiti in collaborazione con il Destination Manager, formando una task force efficiente che coordina il lavoro che si cela dietro il successo e alla crescita della destinazione turistica.

Vai al prossimo articolo per scoprire il ruolo del Destination Manager.

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L’importanza del Brand per le destinazioni turistiche

Quando si tratta di scegliere una destinazione turistica, spesso ci affidiamo a raccomandazioni di amici, recensioni online e video accattivanti sui social media. Tuttavia, c’è un elemento che svolge un ruolo fondamentale nella nostra decisione finale: la reputazione della destinazione.

Oggi, le regioni e i comuni, così come le aziende, hanno bisogno di promuovere il proprio territorio e posizionarsi sul mercato turistico. Affinché una città diventi desiderabile e ambita agli occhi dei turisti, la destinazione deve avere un’identità forte e facilmente riconoscibile, in grado di evocare associazioni positive. Deve avere un city brand.

Un city brand rappresenta l’immagine e la reputazione di una città o di un territorio. Consente alla destinazione di distinguersi dalle altre e di attrarre turisti interessati a scoprire le peculiarità del luogo. Contribuisce ad aumentare la visibilità e la reputazione della destinazione turistica, ad attrarre investimenti e nuove partnership, opportunità di crescita e sviluppo.

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Tre motivi per cui il Brand è importante per le destinazioni turistiche

1. Un forte brand turistico aiuta a creare una percezione positiva nella mente dei potenziali visitatori, è capace di comunicare le caratteristiche che distinguono una destinazione, come la cultura, la natura, la storia, l’ospitalità e le esperienze che offre.

2. Un brand di successo favorisce la fidelizzazione del cliente. Quando una destinazione turistica riesce a creare una connessione emotiva con i visitatori, questi tendono a tornare e ad essere promotori e allo stesso tempo sostenitori del brand, consigliando la destinazione ad amici e parenti. Un esempio classico è quello di città come Parigi o New York, che hanno sviluppato brand forti e sono diventate mete icone per i viaggiatori di tutto il mondo.

3. Il brand di una destinazione turistica può avere un impatto diretto sull’economia locale. Un’immagine positiva può attrarre investimenti, nuove imprese e creare opportunità di lavoro per i residenti. Il turismo in particolare, è spesso uno dei principali motori economici di una destinazione, e un brand forte può favorire un arrivo costante di visitatori, che a loro volta spendono denaro in alberghi, ristoranti, negozi e attrazioni locali.

Il brand turistico di Jesolo

Per creare un city brand di successo è fondamentale comprendere l’essenza della destinazione, il suo posizionamento, i suoi valori, le sue peculiarità. È da qui che partiamo, insieme a una chiara definizione degli obiettivi, per sviluppare il marchio delle destinazioni turistiche.

Creare la brand identity di una destinazione è, infatti, una delle attività centrali di Studiowiki all’interno dei progetti firmati DEDE – Destination Design.

Tra i marchi realizzati, in questo articolo citiamo l’esempio di Jesolo. A partire dalla lettera J. Istituzionale della città, è nato un marchio in grado di trasmettere con forza l’identità della City Beach: il mare e la laguna, i grandi eventi, i sapori del territorio. Un brand forte e versatile, che ben si presta ad essere declinato su tutti gli asset di comunicazione della destinazione.